La sensazione di libertร , armonia, soddisfazione e felicitร che mi regala ogni volta un sentiero di trekking รจ impagabile. Il mio cuore si riempie di un’energia unica, di una leggerezza profonda che solo questi momenti sanno donarmi, facendomi riscoprire, ogni volta, quanto sia stupefacente vivere delle piccole cose.
Perchรฉ la felicitร risiede in quest’ultime che si amplificano, quasi sempre, immerse dentro l’autentica bellezza che si fa spazio tra la natura e la nostra libera e naturale essenza.
Oggi vi condivido tale bellezza portandovi con me alla scoperta di uno dei sentieri piรน affascinanti del Lazio che conduce alla cima del Monte Redentore (1252 m) a Formia, dove il mare รจ il protagonista indiscusso. Percorrendolo ci si ritroverร ad ammirare, da una terrazza panoramica, tutto il litorale di Formia, Gaeta e Scauri, oltre che la foce del Garigliano, e le isole di Ischia, Capri, Ponza e Ventotene. Ma non si ferma qui la spettacolaritร del posto: a metร percorso sarร possibile incantarsi dinnanzi alla maestositร e magia dell’Eremo di San Michele Arcangelo.
Scopriamo allora insieme questo sentiero segnando tutte le informazioni utili.
Informazioni sul sentiero
- Partenza: Rifugio Pornito localitร Maranola
- Tempo di percorrenza: 3 h e 30 circa
- Difficoltร : escursionistica
- Segnaletica: CAI 960
- Lunghezza: 8 km
Sentiero Monte del Redentore
Il sentiero del Monte del Redentore si trova sui Monti Aurunci nel Lazio. Il percorso segue la segnaletica CAI 960 e la durata, compresa di soste, รจ di circa 3 ore e mezza totali. La partenza di questa spettacolare escursione รจ dal rifugio Pornito (punto in cui abbiamo lasciato l’auto) nel borgo di Maranola, a pochi minuti da Formia da dove partono una miriade di sentieri. Noi abbiamo deciso di percorrere quello che ci ha condotto dapprima alla famosa statua della Madonna,ย poi allโEremo di San Michele Arcangelo ed infine sulla cima del Redentore.
Il sentiero, che รจ in costante salita, fin da subito appare affascinante e incantevole grazie al colore blu cobalto del mare che ci ha accompagnato fino alla meta.
Ciรฒ che piรน ci ha rapito รจ proprio questa fantastica vista panoramica, che grazie anche alle favorevoli condizioni meteo, ci ha permesso di ammirare non solo tutto il golfo di Gaeta, ma di estendere il nostro sguardo fino addirittura alle isole di Capri,ย Ventotene,ย Ponza e Ischia.
Il silenzio di questo luogo fa trattenere il fiato e si viene catturati dal verde intenso della macchia, dalle rocce illuminate dai raggi del sole e dal color intenso dell’acqua.
La Statua della Madonna
Tornante dopo tornante, si raggiunge inizialmente una grande croce a picco su tutto il paesaggio circostante.
Successivamente la famosa statua della Madonna ci da il benvenuto, posizionata su un baluardo di roccia dando l’impressione che con le proprie mani riesca ad abbracciare tutto il golfo ai suoi piedi.
Questo รจ un punto panoramico molto suggestivo e spettacolare. Vi consiglio di fare in questo angolo paradisiaco una piccola pausa per godersi appieno il momento. Qui non ci sono auto nรฉ strade, solo un sentiero e un’infinitร di bellezze da respirare a pieni polmoni. Un luogo etereo da scoprire a piedi.
L’Eremo di San Michele Arcangelo
Dalla statua della Madonna il trekking prosegue, e lungo il percorso ci imbattiamo in un altro luogo che ci ha lasciato senza parole: lโEremo di San Michele Arcangelo. Questo รจ un antico eremo posizionato su una collina panoramica a 1160 metri, costruito in epoca neogotica, dedicato a San Michele Arcangelo, il cui culto รจ molto radicato nella zona.
Non appena ci si ritrova dinnanzi a questa incredibile struttura si resta attoniti, increduli e nello stesso tempo profondamente colpiti. La chiesetta mostra solo una facciata in pietra incastonata nella roccia e perfettamente mimetizzata con la montagna. Particolarissime, oltre al portone ogivale e il rosone soprastante, due elementi ai lati somiglianti a torrette. In origine sia il rosone che le finestre erano decorate con vetri policromi andati perduti.
Singolare รจ la processione che ogni anno, il 13 giugno, i devoti dedicano al santo trasportando la sua statua fino al santuario. Lโeffige, secondo la leggenda, risalirebbe allโepoca romana, ma studi storici ritengono sia del XVI secolo. La domenica che precede il 29 settembre la statua viene riportata nella chiesa dellโAnnunziata a Formia, dove rimarrร fino allโestate successiva.
In determinati orari รจ possibile visitare l’Eremo anche all’interno dove sorge una cappella e spazi per la vita monastica.
Sostare in questo luogo regala una sensazione di immensa tranquillitร e spiritualitร , offrendo la possibilitร di immergersi nella storia e nella contemplazione, godendo al contempo delle bellezze naturali che lo abbracciano.
Monte del Redentore
Dopo essere rimasti estasiati dall’atmosfera mistica che descrive l’Eremo, in pochi minuti, il sentiero si apre su un altro scenario mozzafiato quello della Sella Sola (1.226 m)ย ai piedi delย Monte Redentore. Questa grandissima vallata, circondata alle spalle da una faggeta rigogliosa, ci accoglie ricoperta dai tipici cespugli della macchia mediterranea e dai profumi della salvia e dell’elicriso. Dalla Sella Sola si sale lungo i pochi tornanti che conducono finalmente alla vetta che ospita una cupola rocciosa sul cui tetto รจ posta, in tutto il suo splendore,ย la statua in bronzo del Redentore (1252 m).ย
Arrivati in cima la Statua ci guarda dall’alto austera e grandiosa incutendo anche un po’ di timore. La sua storia รจ molto particolare. Fa parte delle 20 statue commissionate da Papa Leone XIII per accogliere il XX secolo e scongiurare le guerre e le atrocitร che avevano accompagnato il secolo precedente. Il progetto prevedeva di porre 20 statue sulle vette italiane piรน panoramiche e suggestive.
Lโarcivescovo di Gaeta propose la vetta del Monte Altino. La sua candidatura fu subito accettata grazie alla spettacolaritร del monte.
La vetta รจ sempre la vetta e il suo fascino รจ irresistibile. Da qui una balconata naturale a strapiombo sul mare, tra infinite sfumature di blu, delimitata da una staccionata di legno, emoziona con la vista piรน panoramica di tutta lโescursione. Nitidamente lo sguardo si puรฒ posare su Formiaย e sulla costa delย mar Tirrenoย – daย Gaetaย aย Scauri – sulla foce del Garigliano, ilย monte Massico, ilย Vesuvio, ilย monte Faito,ย Ischiaย eย Capri.
ร un luogo di sacra bellezza e la sua vista fa sognare riempiendo gli occhi di cielo.
Il rientro al Rifugio Pornito รจ possibile attraverso lo stesso sentiero.
E’ stata un’escursione memorabile, una lunga giornata piena di emozioni, scoperte naturalistiche e culturali. Un luogo di sconfinata bellezza che consiglio a tutti di esplorare soprattutto in queste giornate di piena primavera.
Ci rileggiamo al prossimo trekking.
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