Weekend nel Cilento: Giungano e Paestum

Vorreste immergervi in scenari bucolici dipinti da natura, mare e paesaggi incredibili?

Vi invito allora a proseguire la lettura poiché oggi viaggeremo nella mia regione, Campania, e vi condurrò ancora una volta nello splendido Cilento. Si trova nella zona meridionale della Campania, sospeso tra mari e monti nella provincia di Salerno.

L’area è patrimonio dell’UNESCO ed è ricca di spiagge segrete, scogliere, borghi di pescatori ed importanti testimonianze archeologiche.

Oltre alle sue dolci colline e monti e al suo mare blu cobalto, nel Cilento vi è anche il parco nazionale della Valle di Diano e Alburni che protegge buona parte del territorio, salvaguardandone le straordinarie bellezze e biodiversità.

Ci sono numerosi sentieri di trekking per scoprire questo territorio, come il sentiero della Primula o l’Oasi Grotte del Bussento, esperienze da non perdere che già vi condivisi in un precedente articolo.

Ma dove vi porto oggi?

Soggiorneremo in un’incantevole dimora storica conoscendo il piccolo borgo di Giungano nella quale sorge, fino a perderci tra meraviglia e stupore nel Parco Archeologico di Paestum.

 

Paestum

Paestum è una perla della nostra Italia che non può essere assolutamente persa. Con la sua storia millenaria offre, visitandola, la possibilità di compiere un viaggio indietro nel tempo alla scoperta dei resti dell’antica città greca. Qui spiccano imponenti templi costruiti tra il VI e il V secolo a.C considerati, assieme a quelli di Atene ed Agrigento, tra i meglio conservati al mondo.

Paestum

Paestum.

Non è stata la prima volta per me, ma l’emozione che si prova, ogni volta che ci si perde con lo sguardo in questo paesaggio unico, è sempre intensa. Si resta letteralmente a bocca aperta di fronte alla magnificenza delle rovine del Parco Archeologico, ammirando l’agorà greca, il foro romano, la basilica, per poi completare l’incredibile visita osservando i reperti rinvenuti durante gli scavi all’interno del Museo Archeologico.

Il biglietto per il Parco e il Museo costa 12 euro.

L’area archeologica è grandissima, e si stima che la città di Paestum si estendesse ben oltre il perimetro dell’attuale sito e che ci sia ancora tanto da scoprire.

paestum

Paestum.

I templi sono quelli che di grande impatto subito colpiscono. Giganteschi e ancora integri fanno da protagonisti all’interno del luogo. Il tempio di Hera, ad esempio, è il più antico dei tre grandi edifici. La sua costruzione si fa risalire attorno al 560 a.C, ed è l’unico tempio di questo periodo ad essere giunto fino a noi in questo ottimo stato di conservazione.

tempio di hera

Tempio di Hera, Paestum.

Il tempio di Nettuno è invece il più grande e il meglio conservato dei templi dell’area archeologica di Paestum. In questo magnifico edificio si ritrovano tutti canoni dell’architettura templare greca. Viene fatto risalire alla metà del V secolo a.C.

tempio nettuno

Tempio di Nettuno, Paestum.

Costruito su un’altura subito fuori dal centro città, il tempio di Atena dominava e ancora domina tutta l’area archeologica. Quello di Atena è l’unico tempio la cui attribuzione è certa e le sue origini sono antichissime.

tempio atena

Tempio di Atena, Paestum.

Tappa da non tralasciare è anche il Museo Archeologico dove sono ospitati reperti preziosissimi, tra cui altri materiali rinvenuti durante i nuovi scavi all’Heraion del Sele, ma anche la famosissima Tomba del Tuffatore scoperta nel 1968.

museo paestum

Museo Archeologico Paestum.

Se non ci siete ancora stati vi consiglio vivamente di regalarvi questa passeggiata tra i resti della città di una grande civiltà che ha fatto la nostra storia.

Giungano

Il singolare borgo di Giungano si posiziona ai piedi del monte Cantenna. Il paese si trova a circa mezz’ora di auto da Agropoli e a 10 minuti dall’antica Paestum.

Il paesaggio che circonda Giungano è caratterizzato dalla tipica vegetazione mediterranea che ha fatto di questo territorio un angolo incontaminato protetto. Passeggiare tra i vicoletti del centro di Giungano è come ammirare una cartolina, quasi ferma, cristallizzata nel tempo, della bellezza architettonica del Medioevo.

giungano

Giungano.

La principale attrattiva è costituita dai Palazzi Signorili (come quello della famiglia Aulisio che ci ha ospitato) e dai portali, caratteristici per elementi decorativi di gran pregio.
Da visitare la Chiesa della Santa Patrona Maria Assunta, con la cupola a bulbo, costruita intorno al 1400, in cui si venera un antico simulacro della vergine Pestana.

Per una sosta piacevole vi consiglio il ristorante La Torretta, in cui in una deliziosa cornice, potrete degustare prodotti tipici e genuini del territorio. La cucina qui incontra la storia dell’antico palazzo ducale in cui sorge, insieme alla semplicità e qualità degli ingredienti cilentani.

Ristorante La Torretta, Giungano.

Soggiornare in una dimora storica

Ed è stato proprio qui, nel suggestivo borgo di Giungano, che ci ha accolto la famiglia Aulisio nella loro splendida dimora Domus Laeta. La nostra oasi di meraviglie e quiete in questo memorabile weekend cilentano.

domus laeta

Domus Laeta.

L’impressione che si ha, non appena si varca il portone di accesso della dimora, è quello di percepire che il tempo si è fermato, ed è scandito dai ritmi lenti e dai suoni soavi della natura lussureggiante che l’abbraccia tutta attorno.

Un salto nel passato che ti riporta alle bellezze vere e autentiche di una vita che va assaporata lentamente.

Domus Laeta.

Domus Laeta è una residenza storica del 1600 e da secoli appartiene alla famiglia Aulisio, signori di Giungano.

Domus Laeta.

La sua posizione privilegiata è ciò che subito rapisce il cuore: un affascinante panorama che si affaccia a picco sui campi verdeggianti circostanti fino ad arrivare al mare.

Domus Laeta.

I suoi ambienti da quelli esterni (giardino, pergolato di vite, torretta di avvistamento, piscina a sfioro, terrazza) fino a quelli interni (salone con camino, loggiato con affreschi, biblioteca del ‘600 e antico frantoio) incantano a 360 gradi.

Poter soggiornare in un luogo così pregno di storia ci ha fatto sentire davvero fortunati.

La signora Camilla Aulisio ci ha affascinato nel racconto della storia della sua residenza. L’amore per la famiglia lo si leggeva nei suoi occhi, ed ha trasportato anche noi in quelle emozioni così intense.

Ogni spazio è perfettamente curato ed il restauro compiuto rispetta la natura del luogo, così come gli arredi datati 1600 che permettono di compiere ad ogni ospite un magico viaggio indietro nel tempo.

La colazione è servita nella panoramica terrazza. A questa si accede dopo una serie di cortili che danno accesso a dei caratteristici locali nei quali, secoli fa, la servitù era impegnata nelle mansioni quotidiane come la preparazione del vino o delle olive. Qui il buongiorno, tra gelsomini, alberi da frutto, gerani insieme alla vista sulla rigogliosa vallata di Giungano, prende il sapore delle cose belle e speciali.

Domus Laeta.

Le piacevoli ore di relax sono trascorse poi tra i profumi inebrianti del giardino con frutteto e pergolato di viti, incorniciati dall’azzurra piscina con idromassaggio, che prima era una vasca di raccolta d’acqua. Il tutto reso simile ad una favola grazie alla torretta di avvistamento che con la sua stupefacente terrazza primeggia nel centro di tutto l’ambiente.

Domus Laeta.

Domus Laeta.

Domus Laeta.

Ma la magia della dimora non termina qui. Passeggiare tra le sue sale d’epoca riempie l’anima di immensa bellezza ed è proprio come se si stesse visitando da protagonisti un museo. La biblioteca è una vera e propria raccolta di testi del 1600 e del 1700, catalogati in manoscritti di gran pregio. Una grande ricchezza che racconta la storia del territorio fino ad oggi.

L’antico frantoio, in cui vi è un enorme mulino in pietra, oggi è una sala per degustazione.

Domus Laeta.

Le camere da letto ritraggono perfettamente ciò che erano un tempo con i loro arredi e le loro singolarità. Tutte, diverse per colori e dettagli, conquistano. La nostra, nella loggia con gli affreschi, aveva una magnifica vista sulla valle; i risvegli, con questo fascinoso paesaggio accompagnato dal canto delle rondinelle, sono stati tra i più belli vissuti fino ad oggi.

Domus Laeta.

Soggiornare in un luogo così ricco di storia e storie, eleganza e raffinatezza non può che essere indimenticabile.

 

In questa residenza storica Domus Laeta non si può che rispettare alla lettera la filosofia della “slow life” ossia vita lenta. Vivere ogni momento senza fretta, consapevoli di ciò che ci accade intorno a noi. Non perdere i dettagli.

“Che colore aveva il cielo stamattina? Lo ricordate?”

Fermiamoci, prendiamoci il nostro tempo, guardiamo un paesaggio con gli occhi aperti sul mondo, assaporiamo realmente il sapore di un frutto, godiamoci il viaggio, lasciamo il cellulare in tasca, viviamo pienamente il nostro presente.

 

Spero come sempre di avervi affascinato nella lettura, incuriosito e fatto conoscere nuovi luoghi incredibili, molto vicini a noi, parte della nostra meravigliosa Italia.

 

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Ci rileggiamo presto.

 

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