Cosa vedere a Napoli: Museo Archeologico, Villa Pignatelli, Museo Filangieri

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Napoli, la mia pittoresca città, ha un cuore che batte anche e soprattutto di incredibili bellezze artistiche e storiche.

Visitare Napoli, infatti, non è solo incantarsi dinnanzi ai suoi panorami blu, né solo degustare pietanze tipiche (tra le più buone al mondo), e nemmeno perdersi solo tra i vicoletti che sanno parlare e gli scorci che sanno cantare. Napoli vi permetterà anche di arricchirvi l’anima esplorando i suoi straordinari musei e le sue incantevoli ville storiche.

Oggi –  proseguendo la rubrica dedicata per l’appunto alle meraviglie di Napoli – vi permetterò di compiere un salto nel passato. Inizieremo a scoprire importanti reperti storici nel Museo Archeologico, proseguendo la passeggiata in zona Chiaia per ammirare l’ottocentesca Villa Pignatelli, concludendo, il viaggio nella bellezza, esplorando il Museo Filangieri fondato nel 1882.

Segnatevi questi luoghi, in una visita a Napoli, non potete assolutamente perderli!

Museo Archeologico

Tutti i musei italiani, e del mondo, meritano di essere visitati, almeno, una volta nella vita, poiché è proprio in questi luoghi che la cultura e l’arte si diffondono in ogni loro forma avendo la possibilità di esprimersi con forza.

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), fondato dai Borbone alla fine del XVIII sec., è il più antico museo d’Europa, ed è uno di quei musei che deve essere assolutamente visitato e scoperto.

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Museo Archeologico di Napoli.

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Museo Archeologico di Napoli.

Ma come nasce l’idea di creare una raccolta espositiva così imponente? Il merito è di Re Ferdinando IV che volle creare nell’attuale edificio, sorto alla fine del 1500 con la destinazione di cavallerizza, un museo nazionale con l’obiettivo di raccogliere gran parte delle opere esistenti. Un’idea ben riuscita dato che ad oggi per gli appassionati d’arte che si trovano a visitare Napoli, il Museo Archeologico è una tappa obbligatoria.
Custodisce, infatti, al suo interno preziosissime collezioni e reperti archeologici che vanno dall’età preistorica a quella tardo-romana, a cui si aggiungono molteplici collezioni storiche, tra le quali quelle della famiglia Farnese, dei Borgia e la collezione dell’antico Egitto.

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Museo Archeologico di Napoli.

Visitandolo (prezzo del biglietto intero 18 euro) si compie una vera e propria esperienza immersiva nel passato alla scoperta di civiltà antiche e segreti della storia. Non ci sono solo collezioni permanenti, ma vengono anche organizzate mostre temporanee, esposizioni ed eventi dedicati alla storia e all’archeologia.

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli non è solo uno tra i musei archeologici italiani più amati e visitati. È anche uno tra i musei archeologici italiani in assoluto di più grandi dimensioni. Per visitarlo infatti nella sua interezza sono necessarie circa 2 ore di tempo.

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Museo Archeologico di Napoli.

Passeggiare ammirando le numerosissime collezioni emoziona tantissimo. Riempirsi gli occhi di cotanta bellezza fa sempre bene al cuore, ed è una coccola sana che tutti dovremmo dedicarci più spesso.

Villa Pignatelli

Siete mai stati in una villa ottocentesca con arredi, quadri, dipinti, statue e sale tutte originali di quell’epoca?

A Napoli, nel quartiere Chiaia, questo è possibile visitando Villa Pignatelli un’elegante dimora che si trova a pochi passi dal lungomare di Napoli, immersa nel verde di un florido giardino all’inglese. Appartenuta a diverse nobili famiglie, oggi è sede di due sezioni espositive: il Museo Pignatelli Cortès e il Museo delle Carrozze.

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Villa Pignatelli, Napoli.

Fu costruita nel 1826 dall’architetto Valente grazie al suo primo proprietario il barone Acton.

La vera trasformazione della villa la si deve però agli ultimi proprietari, la famiglia Aragona Pignatelli Cortés, che la resero un polo culturale visitabile da tutti gli intellettuali della città. I reperti di gran valore che la famiglia riuscì a conservare al suo interno negli anni tra marmi, bronzi, porcellane, libri e anche dischi, oggi costituiscono il cuore della collezione esposta ai visitatori.

E’ infatti dal 1955 che Villa Pignatelli è proprietà dello Stato Italiano grazie alla volontà della principessa Rosina. Oggi è una splendida casa-museo (visitabile al modico prezzo di 5 euro), ed è uno dei pochi esempi del genere presenti a Napoli.

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Villa Pignatellli, Napoli.

Attraversando i viali del parco, che si intersecano tra piante rare, centenarie e locali, si accede al piano terra della villa, noto come Museo Pignatelli Cortès. La dimora sviluppa intorno ai tre salottini principali: la sala azzurra ricca di foto d’epoca del 900; quella rossa di una bellezza stupefacente, abbellita dagli stucchi di Gaetano Genovesi e da arredi di artigiani napoletani e francesi; quella verde in cui spicca la biblioteca e la collezione di porcellane provenienti da Capodimonte, Vienna e Limoge.

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Villa Pignatelli, Napoli.

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Villa Pignatelli, Napoli.

Da qui si giunge nella sala da pranzo, recentemente imbandita con l’argenteria della famiglia.

Da non perdere poi la splendida sala per i concerti dalle tonalità oro e rosa, e il salottino pompeiano.
villa pignatelli

Villa Pignatelli, Napoli.

Per concludere la spettacolare visita ci si può soffermare nella bella veranda con il colonnato in stile neodorico e con suggestive statue che mostrano l’accesso giardino.
villa pignatelli

Villa Pignatelli, Napoli.

Villa Pignatelli, Napoli.

Non meno importante, c’è il Museo delle Carrozze che si trova nella palazzina Rothschild, accanto alla villa. La sua ricca collezione è composta da trentaquattro carrozze che sono arrivate attraverso diverse donazioni, oltre che dall’Italia, anche da Inghilterra e Francia. Anche qui un tuffo nel passato tra storia e bellezza di altri tempi.
Una visita che affascina e incanta in ogni suo aspetto e dettaglio.

Museo Filangieri

Nel centro storico di Napoli sorge il Museo Filangieri. Qui ci si può entusiasmare tra le numerose meraviglie nascoste, tenute in perfette condizioni all’interno del quattrocentesco Palazzo Como, in via Duomo, rara testimonianza a Napoli dell’architettura rinascimentale, che rende tale struttura molto vicina stilisticamente al fiorentino Palazzo Strozzi.

Questo museo fu fondato nel 1882 da Gaetano Filangieri, principe di Satriano, erudito conoscitore dell’arte, collezionista e organizzatore culturale.

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Museo Filangieri, Napoli.

L’8 novembre 1888, il nuovo museo fu aperto al pubblico. Ma durante la Seconda Guerra mondiale una squadra di guastatori tedeschi incendiò gran parte delle opere di maggior pregio del museo insieme ai documenti più preziosi dell’Archivio di Stato di Napoli.

Del patrimonio del museo si salvarono circa quaranta dipinti ed una cassa contenente armi antiche. Fu solo nel 1948, insieme al Museo nazionale di San Martino e al Museo nazionale della ceramica Duca di Martina, che il Filangieri fu riaperto al pubblico grazie alle generose donazioni di Filippo Perrone, Mario De Ciccio e Salvatore Romano, e grazie ai prestiti delle opere nei depositi temporanei del Museo nazionale di Capodimonte.

Museo Filangieri, Napoli.

Il museo è un contenitore di opere artistiche, libri dell’epoca, ceramiche antiche che lo rendono estremamente affascinante. Con un biglietto dal costo di 5 euro si può ammirare una collezione che vanta più di 3.000 oggetti di varia provenienza e datazione. Sono raccolti esemplari di arti applicate (maioliche, porcellane, biscuit, avori, armi e armature, medaglie), dipinti e sculture dal XVI al XIX secolo, pastori presepiali del XVIII e XIX secolo ed anche una biblioteca dotata di circa 30.000 volumi ed un archivio storico con documenti dal XIII al XIX secolo. 

La peculiarità del museo è il suo pavimento a maiolica sul cui fondo si ripete la cifra e l’arme dei Filangieri: un colpo d’occhio incantevole!

Museo Filangieri, Napoli.

La galleria contiene opere pittoriche di grandi artisti europei tra cui si annoverano: Heckart, Fuger, Luca Giordano, Solimena, Andrea Vaccaro e Jusepe de Ribera.

Una scalinata in legno permette l’accesso al passaggio pensile che consente di raggiungere le vetrine che contengono una singolare collezione di porcellane e biscuit, per giungere poi alla biblioteca.

La Biblioteca è un ambiente meravigliosamente raffinato e intimo. Al centro la scrivania del principe spicca in primo piano rendendo l’intera sala ancora viva. Su di essa si possono ammirare alcuni documenti sciolti e gli occhiali. La biblioteca custodisce una vasta raccolta di libri e riviste, un grandissimo patrimonio di alto prestigio.

Museo Filangieri, Napoli.

 

Poter respirare anni di storia semplicemente passeggiando in questi luoghi suscita sempre intense sensazioni. Emozioni uniche che fanno bene a noi adulti, ma anche ai più piccoli.

Crescere coltivando la cultura di ciò che è stato credo che sia ciò che fa, spesso, la differenza.

Nutritevi ogni giorno di bellezza, di storia, di arte e di natura questi sono gli “alimenti” migliori per il vostro spirito.

Spero di coinvolgervi nella lettura anche con questa rubrica dedicata alla mia città. Ogni volta vi proporrò luoghi da non perdere assolutamente per farvi innamorare di Napoli o, se già lo siete, di farvi innamorare di lei mille volte e ancora.

 

Ci rileggiamo nel prossimo articolo con nuove “tips” da aggiungere nella vostra lista di posti da scoprire a Napoli.

Scopri altre meraviglie di Napoli leggendo anche QUI!

 

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