Cilento: Gole del Sammaro, Pianoro di Ciolandrea, Piaggine

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Ci sono luoghi che non ti lasciano solo un bel ricordo, ma hanno la capacità di entrarti dentro, cambiandoti il respiro. Il Cilento è uno di quei posti, non a caso uno dei nostri preferiti. Selvaggio, silenzioso, autentico.
In un weekend che voleva essere una semplice fuga dalla routine, ci siamo ritrovati a camminare in tre luoghi incredibili: le Gole del Sammaro, il Pianoro di Ciolandrea e il borgo di Piaggine. E ne siamo tornati con gli occhi pieni e il cuore più leggero.
Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni infatti è una terra che incanta con la sua natura incontaminata, la sua storia millenaria e i paesaggi mozzafiato.
Se anche voi amate il trekking come noi e cercate percorsi immersi nel silenzio e nella bellezza, vi propongo oggi queste tre mete imperdibili.

Gole del Sammaro

Dettagli del percorso
  • Lunghezza: 2,5 km (andata e ritorno)
  • Tempo di percorrenza: circa 1 ora
  • Difficoltà: facile
  • Punto di partenza: borgo di Sacco
  • Parcheggio: presso il punto di partenza
Situate nei pressi del borgo di Roscigno, le Gole del Sammaro rappresentano uno degli angoli più suggestivi e meno conosciuti del Cilento interno. Il fiume Sammaro ha scavato nel corso dei secoli una stretta gola tra pareti di roccia calcarea, creando un microcosmo fantastico, fresco e umido, dove la natura è rimasta quasi intatta.

Gole del Sammaro.

Il percorso parte da Roscigno Vecchia. Quando siamo arrivati il paese era ancora avvolto nel silenzio, le case di pietra sembravano sospese nel tempo. Poco dopo, abbiamo imboccato il sentiero verso le Gole del Sammaro. La strada inizialmente asfaltata tra il verde ha lasciato poi spazio al bosco.

Gole del Sammaro.

Il rumore dell’acqua è arrivato prima della vista: un gorgoglio fresco e costante, come un respiro. E poi, all’improvviso, la meraviglia!

Gole del Sammaro.

Una gola stretta, scavata nella roccia viva, dove il fiume Sammaro scorre limpido come vetro. Non sembrava di essere in Italia, la morfologia ricordava uno di quei suggestivi luoghi da cartolina della Thailandia. Ed invece eravamo a soli 2 ore e mezza da Napoli. Ci siamo fermati a lungo lì. Non c’erano rumori artificiali, solo natura.
Un luogo tanto surreale quanto magico!

Gole del Sammaro.

Camminare in queste gole è come entrare in un tempio sacro, dove il silenzio è rotto solo dal canto dell’acqua e dal battito del proprio cuore. Ogni passo tra le cascate, i muschi e i giochi di luce che filtrano dall’alto è un incontro con il mistero, con la forza indomita della terra e con quel senso raro di meraviglia che solo la natura più autentica riesce a regalare.

Pianoro di Ciolandrea

Dettagli del percorso
  • Lunghezza: 3 km (andata e ritorno)
  • Tempo di percorrenza: circa 1 ora e mezza
  • Difficoltà: facile
  • Altitudine massima: 544 m
  • Punto di partenza: Santuario di Pietrasanta, San Giovanni a Piro
  • Parcheggio: presso il punto di partenza
Il giorno dopo, abbiamo cambiato scenario. Dalla montagna alla costa, dalle gole al cielo. Siamo partiti da San Giovanni a Piro, nei pressi di Scario, in direzione del Santuario di Pietrasanta.

Santuario di Pietrasanta.

Da lì, il sentiero per il Pianoro di Ciolandrea si apre come una finestra sul mondo. Quest’ultimo è incastonato tra le vette del Monte Bulgheria e la scogliera di Marina di Camerota, e il suo panorama è definito tra i più spettacolari d’Italia. Infatti è soprannominato il “balcone sul Mediterraneo”. Da quassù è possibile ammirare quattro baie di Scario, le montagne del Golfo di Policastro e, nelle giornate limpide, persino le coste calabresi e lucane.

Pianoro Ciolandrea.

Il sentiero si snoda tra ulivi e strade antiche, e il profumo del mare comincia ad arrivare prima ancora di vederlo.
La vista tutta blu con il mare lucido come seta, le montagne alle spalle, e le isole sullo sfondo ci hanno fatto sentire piccoli, ma in pace. Liberi!
È uno di quei posti dove ti viene voglia di restare in silenzio, solo per ascoltare il vento.

Pianoro Ciolandrea.

Passeggiare qui ti fa percepire la natura che parla un linguaggio più antico, più profondo. Sedersi su una delle panchine di legno, mangiando un semplice panino restando in contemplazione è un rito. Un momento intimo, quasi sacro. Non c’è fretta al Ciolandrea, non c’è rumore. Solo pace.

Pianoro di Ciolandrea.

È un luogo che ti resta dentro, come un ricordo che non sbiadisce, come una promessa che ti fai: tornare. Perché certi orizzonti non bastano mai!

Piaggine

Il nostro weekend nel Cilento si è concluso esplorando, infine, il singolare borgo di Piaggine. Un tuffo nel passato dove ogni vicolo e ogni pietra raccontano storie millenarie che continuano a vivere nel presente.
Passeggiare tra le sue stradine strette, avvolte dal silenzio e dalla calma, dona un senso di pace profonda, come se il mondo esterno fosse lontano anni luce. Ma ciò che rende ancora più magico Piaggine è la sua cascata, un’incredibile meraviglia naturale che si tuffa nel cuore del borgo. Il suono della cascata è un richiamo irresistibile, che invita alla contemplazione e alla riflessione, un incontro tra natura e architettura che rende questo posto davvero unico.

Piaggine.

Qui, ogni respiro è un incontro con la bellezza più autentica e incontaminata. Piaggine non è solo un luogo, ma un’esperienza che tocca l’anima, dove l’aria fresca delle montagne e il profumo dei boschi ti avvolgono, mentre i sapori genuini della cucina cilentana, come l’olio d’oliva e il vino che raccontano le tradizioni del territorio, risvegliano i sensi. Immerso in questo angolo di tranquillità, il cuore si apre alla scoperta di un tempo sospeso, in cui la natura e le tradizioni locali si intrecciano, lasciandoti un ricordo indelebile che ti accompagnerà a lungo, ben oltre la visita.

Piaggine.

Tre anime del Cilento che richiamano un’unica meraviglia: le Gole del Sammaro, il Pianoro di Ciolandrea e Piaggine rappresentano volti complementari del Cilento. Da una parte l’anima selvaggia dell’interno montano, e dall’altra quella aperta e luminosa della costa. Tre esperienze che regalano emozioni diverse, ma che condividono lo stesso spirito, ossia quello di una terra autentica, generosa e ancora in gran parte incontaminata.
Il Cilento non ha bisogno di effetti speciali. Qui è la natura a fare spettacolo, e tu divieni lo spettatore, ma allo stesso tempo anche parte della scena.
Se stai pensando a una camminata che sia più di un’escursione, ma un vero incontro con la bellezza, non pensarci troppo. Parti verso il Cilento.
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Ci rileggiamo presto.
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