Rifugio Antermoia e il suo lago
- Altezza raggiunta: 2496 metri s.l.m.
- Dislivello: 1000 m
- Durata: 7 ore
- Difficoltà: medio – difficile
- Partenza: Campitello di Fassa/ Rifugio Micheluzzi con navetta

Rifugio Antermoia.
Abbiamo scelto di partire a piedi verso il Rifugio direttamente da Campitello di Fassa, lasciandoci alle spalle il paese ancora addormentato, mentre la luce del mattino accarezzava le cime. È possibile anche prendere la navetta fino al Rifugio Micheluzzi (10 euro a persona) nella splendida Val Duron, per accorciare il tragitto. Ma per noi, quel cammino iniziale tra boschi e profumi di sottobosco è stato parte essenziale del cammino.
Da Micheluzzi in poi, il sentiero si fa più deciso, sale lentamente ma con costanza, alternando prati punteggiati di rododendri a tratti rocciosi e aperti, dove il paesaggio inizia a cambiare volto. Dopo diversi tornanti, man mano che si sale, la dolomia prende il posto del verde e ci si ritrova immersi in una scenografia quasi lunare, fatta di pietra, vento e panorami stupefacenti.

Rifugio Antermoia.
È stata un’escursione faticosa, a tratti lunga e impegnativa, ma ogni passo ci ha avvicinati a qualcosa di prezioso. E quando abbiamo raggiunto il Passo di Dona, e poco dopo si è aperta la vista sul Lago di Antermoia, tutta la fatica è svanita. Davanti a noi, uno specchio d’acqua cristallino, incastonato tra pareti verticali e silenzi profondi. Un luogo che sembra custodito dal tempo, una perla segreta nel cuore del Catinaccio. Sono ambienti selvaggi e severi, che insieme a quelli più dolci del fondovalle esprimono tutte le sfaccettature della biodiversità.

Rifugio Antermoia.
A 5 minuti dal lago, il Rifugio Antermoia 2496 metri s.l.m. ci ha accolti con semplicità e calore. Ci siamo seduti all’esterno, con lo zaino ancora addosso, e ci siamo concessi i nostri amati canederli accompagnati da una birra fresca, brindando alla fatica e alla meraviglia.

Lago di Antermoia.
Per il ritorno si ripercorre lo stesso sentiero dell’andata, in un susseguirsi di paesaggi che, alla luce del pomeriggio, sembrano ancora più intensi. In totale, l’escursione richiede circa 7 ore di cammino (andata e ritorno), pause escluse. Un impegno che richiede energia, ma che ripaga con emozioni profonde e panorami indimenticabili.
Ricorda: la montagna è splendida, ma va rispettata! Preparazione fisica e attrezzatura adeguata e tecnica sono fondamentali! Non improvvisatevi mai. Siate intelligenti e soprattutto ragionevoli!
Rifugio Contrin
- Altezza raggiunta: 2016 metri s.l.m.
- Dislivello: 500 m
- Durata: 4 ore
- Difficoltà: medio – facile
- Partenza: Alba di Canazei

Rifugio Contrin.
Siamo partiti da Alba di Canazei, quando il sole ancora filtrava timido tra gli alberi. Abbiamo seguito il sentiero 602 e tra vari tornanti in mezzo al bosco si raggiunge in un’oretta scarsa Baita Locia ad un’altitudine di 1736 metri s.l.m. Dalla Baita il sentiero si fa meno pendente, e comincia a percorrere la bellissima verde e rigogliosa Val Contrin, come un invito a rallentare e ad aprire tutti i sensi, fino a raggiungere Malga Cianci a 1900 metri s.l.m.

Sentiero per Rifugio Contrin.
Il cammino è dolce, accogliente, un abbraccio lento che culla i pensieri e distende il respiro. È un percorso che parla di pace, perfetto per chi cerca un rifugio lontano dal rumore del mondo.

Rifugio Contrin.
Il rifugio porta con sé la storia di chi ha vissuto quelle montagne: distrutto durante la Prima Guerra Mondiale, è rinato dalle sue ceneri mantenendo intatta la sua anima semplice e autentica. Camminare qui è sentire l’eco di un passato difficile, ma anche la forza della rinascita e della bellezza che resiste.

Rifugio Contrin.

Rifugio Contrin.
Per il ritorno si procede per la stessa strada effettuata all’andata.

Rifugio Contrin.
Dove soggiornare a Canazei?

Chalet Vites Mountain.
Un vero gioiello a quattro stelle, incastonato tra le montagne, avvolto in un silenzio che sembra quasi fiabesco.

Chalet Vites Mountain.

Suite Chalet Vites Mountain.
A rendere il soggiorno ancora più speciale, lo staff dello Chalet Vites: gentile, attento e straordinariamente professionale. Ci siamo sentiti accolti con quella discrezione elegante che solo i veri professionisti sanno offrire.

Centro benessere Chalet Vites Mountain.
E la colazione ogni mattina era una vera festa per il palato e per l’anima. Prodotti locali di prima qualità, dolci che profumano di casa, frutta fresca e colorata, omelette, cornetti e tanto di più. Ogni giorno, un piccolo banchetto di montagna: un inizio perfetto per la giornata di trekking in arrivo.

Colazione Chalet Vites Mountain.

Chalet Vites Mountain.
Canazei

Canazei.
Passeggiando per il centro si respira un’atmosfera viva e accogliente: tra chalet in legno, botteghe artigiane, ristoranti tipici e scorci che sembrano cartoline, Canazei è il perfetto equilibrio tra bellezza naturale e cultura alpina. In estate è il punto di partenza ideale per escursioni e vie ferrate, mentre d’inverno si trasforma in una delle capitali dello sci dolomitico.

Canazei.
Due rifugi, due anime diverse ma un’unica grande emozione. Il Rifugio Antermoia, cullato dal silenzio delle Dolomiti, si affaccia su un lago che sembra uscito da un sogno: acque ferme come uno specchio d’argento, incorniciate da cime che tolgono il respiro. Davanti a tanta bellezza, le parole si fanno piccole e resta solo lo stupore.
Rifugio Vajolet e Rifugio San Nicolò
Rifugio Tabaretta e Rifugio Serristori